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SCIOPERI E MANIFESTAZIONI SÌ, MA NEL RISPETTO DELLA COMUNITÀ! L'Avvocato risponde 

SCIOPERI E MANIFESTAZIONI SÌ, MA NEL RISPETTO DELLA COMUNITÀ!

Il nostro giornale ha dato spazio di cronaca alle manifestazioni degli agricoltori, che hanno creato confusione e disservizi.

Insieme all’avvocato Simone Labonia, commentiamo l’accaduto da un’ottica di normativa vigente.

Il diritto allo sciopero ed alle manifestazioni di protesta sono pilastri fondamentali delle democrazie moderne, consentendo ai lavoratori e ai cittadini di esprimere il loro dissenso e le loro preoccupazioni. Tuttavia, queste libertà possono essere soggette a limitazioni, specialmente quando hanno conseguenza di turbare la tranquillità delle istituzioni e della collettività.

In Italia, il diritto allo sciopero è garantito dall’art. 40 della Costituzione, ma vi sono delle restrizioni stabilite per tutelare l’ordine pubblico e i diritti degli altri cittadini. Tra queste limitazioni, vi è la possibilità di adottare misure cautelari per evitare turbative, garantendo così il diritto ad un tranquillo vivere civile.

La Corte di Cassazione ha emesso diverse sentenze in merito a casi riguardanti lo sciopero e le manifestazioni.
Una su tante la 30465/2018, ha confermato che lo sciopero del personale scolastico non può essere usato come strumento per impedire l’accesso degli studenti alle lezioni, sottolineando l’importanza di bilanciare i diritti dei lavoratori con quelli degli studenti.

In un’altra, la 11229/2020, si è ribadito che lo sciopero non può trasformarsi in un’azione volta a turbare la regolare attività sociale, soprattutto quando si verificano episodi di violenza o intimidazione nei confronti di coloro che scelgono di non partecipare allo sciopero.

È importante notare che, nonostante queste limitazioni, la Suprema Corte ha sottolineato il diritto fondamentale allo sciopero e alla protesta come strumenti di espressione democratica.

Tuttavia, queste libertà devono essere esercitate nel rispetto della legge e senza ledere i diritti degli altri.

In buona sostanza, il diritto allo sciopero e alle manifestazioni di protesta è un principio cardine delle società democratiche, ma deve essere bilanciato con altri diritti e con il rispetto delle leggi.

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